In questo articolo
Un piccolo vademecum con le risposte a tutte le domande dei genitori sull’argomento “bambini e mare”.
Per i bambini, trascorrere del tempo al mare è fonte di gioia e di divertimento. Per i genitori, però, può diventare anche fonte di dubbi e di domande.
Ecco perché abbiamo pensato di offrire una piccola guida per rispondere ai dubbi dei genitori sull’argomento “mare e bambini” e fornire alcuni consigli utili per rendere le vacanze al mare della tua famiglia un momento davvero indimenticabile.
Quanto mare è indicato per i bambini?
Il mare è un toccasana per i bambini: l’aria di mare, ricca di sostanze come calcio, iodio e cloruro di sodio è un vero e proprio aerosol naturale; inoltre, l’esposizione al sole permette ai bambini di fare il pieno di vitamina D.
Ma quanto mare è indicato per i bambini? La risposta è: dipende. Soprattutto dall’età del bambino e da quanto caldo fa.
Per quanto riguarda il tempo trascorso in spiaggia, non è questione di quanto ma di quando: se si va in spiaggia con i bambini, infatti, si dovrebbe evitare di rimanerci nelle ore calde, cioè quelle centrali della giornata (tra le 11 e le 17 circa) perché il caldo eccessivo può far male ai bambini.
In questo lasso di tempo la cosa migliore è andare in un luogo fresco e ombreggiato: anche rimanendo sotto l’ombrellone, infatti, si rischia di far prendere troppo caldo ai bambini perché i raggi ultravioletti riescono comunque ad attraversarlo e l’aria tende ad essere troppo pesante.
Se proprio si vuole rimanere in spiaggia, è importante far bagnare spesso i bambini, così da abbassare la temperatura corporea, e assicurarsi che siano sempre ben protetti con un cappellino e con l’applicazione di una crema solare con un indice di protezione non inferiore a 30.
In generale, il bagno in mare non dovrebbe durare più di mezz’ora, dopodiché, i bambini andrebbero fatti uscire dall’acqua e asciugati bene, se necessario anche cambiando il costume per evitare che l’indumento bagnato che indossano impedisca loro di scaldarsi.
A quanti mesi si può portare il bambino al mare?
I bambini possono essere portati in spiaggia fin dai primi mesi di vita, ma è fondamentale prestare molta attenzione all’esposizione al sole. Nei primi mesi, infatti, la loro pelle è estremamente sensibile e non è ancora in grado di difendersi efficacemente dai raggi UV. È quindi essenziale evitare del tutto l’esposizione diretta al sole, soprattutto nelle ore più calde della giornata, tra le 11 e le 17.
Quando sono molto piccoli, è preferibile tenerli all’ombra, nella carrozzina o su un asciugamano, in una zona ben riparata, e limitare al minimo il contatto con la sabbia, che può essere fonte di irritazioni o fastidi. Ci raccomandiamo in particolare di non lasciare la carrozzina al sole coperta da un telo; perché questa può creare una cappa di calore.
Prima dei sei mesi di vita, è sconsigliato il bagno in mare: si può eventualmente bagnare delicatamente qualche parte del corpo, come i piedini, per brevi momenti, evitando però immersioni complete. In ogni caso, è importante risciacquare subito la pelle con acqua dolce per prevenire arrossamenti e disidratazione causati dal sale marino.
Dopo i sei mesi, il bagno in mare può diventare un’attività piacevole e benefica, purché si adottino tutte le precauzioni necessarie: mai esporre il bambino al sole diretto, applicare sempre una crema solare ad alta protezione (SPF 50), riapplicandola spesso, e proteggere la testa con un cappellino leggero e traspirante. È consigliabile inoltre scegliere orari più freschi, come il mattino presto o il tardo pomeriggio, per permettere al bambino di godere del mare in sicurezza.

Se i bambini hanno raffreddore o tosse: portarli al mare o no?
Portare i bambini al mare con tosse o raffreddore non è vietato categoricamente. Ogni caso è a sé e va valutato con attenzione, chiedendo prima di tutto il consiglio del pediatra.
In generale, se il raffreddore o la tosse appaiono lievi e non sono accompagnati da febbre, non c’è ragione per non portare il proprio bambino o bambina al mare.
Se i sintomi sono appena insorti, è bene aspettare un paio di giorni per vedere come evolve la situazione: andare al mare nelle fasi iniziali di una malattia potrebbe, infatti, stressare ulteriormente l’organismo e causare un peggioramento. Se, invece, il bambino è in via di guarigione, andare al mare può aiutare a far sparire definitivamente i sintomi.
Si può fare il bagno al mare con la febbre?
È fortemente sconsigliato permettere a un bambino di fare il bagno al mare quando ha la febbre. La febbre è un segnale del corpo che indica la presenza di un’infezione o un’infiammazione in corso: in questi momenti, l’organismo ha bisogno di riposo per poter concentrare tutte le energie nella guarigione. Esporre il bambino a condizioni climatiche variabili come vento, sole diretto o escursioni termiche tra aria e acqua può peggiorare i sintomi o rallentare il recupero. Anche se il mare può sembrare un’attività piacevole e “rinfrescante”, l’acqua — soprattutto se non è sufficientemente calda — può causare brividi e ulteriori stress all’organismo già indebolito.
Inoltre, la febbre può essere accompagnata da spossatezza, vertigini o debolezza muscolare: immergersi in acqua in queste condizioni può aumentare il rischio di incidenti o malesseri improvvisi. Anche il semplice stare in spiaggia, senza fare il bagno, dovrebbe essere evitato se il bambino ha febbre alta o appare debilitato. È quindi consigliabile attendere che il piccolo sia completamente ristabilito, abbia recuperato energie e non presenti più sintomi, prima di riportarlo al mare.
Febbre dopo il mare nei bambini: perché succede?
Capita piuttosto di frequente che, dopo una giornata trascorsa al mare, ai bambini venga la febbre. Le cause possono essere diverse:
- febbre da caldo, di solito è innocua e insorge perché l’organismo dei bambini, specie dei più piccoli, non è ancora in grado di termoregolarsi in maniera corretta;
- febbre causata da colpi di calore, scottature o insolazioni, è un sintomo che si presenta quando il bambino ha preso troppo caldo o è rimasto al sole per troppo tempo. In questi casi, è sempre bene contattare il pediatra che saprà suggerire come comportarsi per evitare che il bambino stia male.
Quanto aspettare prima di fare il bagno?
Quante volte, da bambini, è capitato di dover attendere 3 lunghe e interminabili ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato? In passato si credeva che fare il bagno subito dopo mangiato potesse, nella migliore delle ipotesi, causare ai bambini un bel mal di pancia o mal di stomaco.
Oggi, la scienza ci dice che non ci sono evidenze a supporto di questa tesi ed è quindi inutile imporre ai bambini di attendere le fatidiche 3 ore prima di fare il bagno. Via libera, quindi, al bagno in mare subito dopo mangiato.
Meglio, invece, evitare che i bambini si immergano di colpo in acqua, specie se accaldati, perché il contatto improvviso e violento con l’acqua inevitabilmente più fredda rispetto all’esterno e al corpo del bambino può far insorgere malori improvvisi. È bene, quindi, insegnare ai bambini a immergersi gradualmente in acqua, specie se sono molto accaldati.
Bambini al mare senza costume: sì o no?
È una domanda che si pongono molti genitori, specie se hanno bambini in fase di spannolinamento. In generale, sarebbe meglio evitare che i bambini rimangano in spiaggia senza costume, soprattutto per una questione di igiene: i più piccoli in special modo sono più esposti a infezioni da funghi e batteri che possono trovarsi in acqua o sulla sabbia. C’è poi anche l’aspetto della privacy: è sempre bene prestare attenzione, evitando di lasciare i bambini incustoditi o esposti in situazioni in cui potrebbero essere fotografati da estranei senza autorizzazione.
Quando si tratta di bambini molto piccoli o neonati, ti consigliamo di vestirli sempre in maniera adatta alla sua età, essendo il piccolo ancora molto delicato ed è necessario proteggerlo dal caldo in maniera particolare.
Se al tuo bambino o alla tua bambina piace stare in spiaggia senza costume, non è il caso di vietarglielo, tuttavia è bene prendere alcune precauzioni come: lavarsi con acqua dolce subito dopo il bagno in mare per evitare che il sale possa causare irritazioni ed evitare che stia seduto o seduta direttamente sulla sabbia.
Il mare può offrire ai bambini momenti preziosi di gioco, scoperta e benessere, ma è importante affrontarlo con consapevolezza e attenzione. Ogni età ha le sue esigenze, e rispettare i ritmi e la fragilità dei più piccoli è fondamentale per vivere l’esperienza in sicurezza. Dall’adeguata protezione solare agli orari più adatti, passando per il rispetto delle condizioni di salute, sono tanti i piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.
Con buon senso e preparazione, vedrai che il tuo bambino si abituerà al mare e diventerà un momento atteso e indimenticabile.
