Metodo Montessori: cos’è e cosa sapere

Metodo Montessori, cos'è e cosa sapere

Vuoi saperne di più sul metodo Montessori e sul modo in cui funziona? Te lo spieghiamo in questo articolo.

 

Diffuso e applicato in tutto il mondo, il metodo Montessori è un metodo educativo che prende il nome dalla donna che lo ha ideato, Maria Montessori.

Scienziata e pedagogista vissuta tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, la Montessori sosteneva che l’apprendimento dei bambini doveva passare attraverso la libertà e l’indipendenza.

Chi era Maria Montessori?

Nata il 31 agosto 1870 in provincia di Ancona, a Chiaravalle, Maria Montessori fu una delle prime donne italiane a conseguire una laurea in medicina.

Frequentando spesso i quartieri più poveri di Roma, Maria Montessori manifestò un interesse nei confronti dei bambini che si tradusse nella sua scelta di specializzarsi in neuropsichiatria infantile.

Ed è proprio nell’ambito dei suoi studi che la Montessori ha sviluppato un metodo educativo che, nato in Italia, è stato esportato e continua a essere impiegato in tutto il mondo.

Come nasce il metodo Montessori

Il metodo Montessori nasce da uno studio fatto da Maria Montessori sui bambini con disturbi mentali. Notando che il metodo impiegato con questi bambini ha avuto effetti stimolanti, la scienziata e pedagogista ha pensato che avrebbe potuto ottenere risultati ancora migliori con bambini che non avevano alcuna difficoltà.

Da questa esperienza della scienziata e pedagogista è nato il suo primo, e più importante libro, Il metodo della pedagogia scientifica, che ha riscosso moltissimo successo negli Stati Uniti e può essere considerato come il manifesto del suo metodo educativo.

Alla base del sistema educativo ideato da Maria Montessori c’è la libertà. Secondo l’esperienza maturata nel corso dei suoi studi ed esperimenti, la libertà è necessaria al bambino perché possa sviluppare la sua creatività. Caratteristica, quest’ultima, che già ha innata per natura, ma che viene repressa dalle regole imposte dalla società e dai continui interventi degli adulti.

Bambina felice che gioca in modo libero

Come funziona il metodo Montessori

Il metodo montessoriano si basa sul concetto che ogni bambino nasce già con delle capacità intrinseche ed è compito degli adulti che si occupano della sua educazione farle sviluppare, attraverso l’utilizzo di attività e strumenti adatti allo scopo.

Per Maria Montessori, il modo in cui il bambino interagisce con l’ambiente che lo circonda è fondamentale. Creare ambiente in cui i bambini possano muoversi liberamente e abbiano a disposizione giochi e oggetti stimolanti da usare in autonomia è il primo passo per aiutarli ad esprimere le proprie capacità.

Il metodo offre, quindi, ai bambini, la possibilità di sviluppare il proprio potenziale in modo naturale, attraverso l’uso di giochi mirati che aiutino a stimolare il linguaggio, a muoversi nello spazio e sviluppare le capacità motorie e la motricità fine. Travasare della sabbia, o un liquido, da un contenitore all’altro; scrivere sulla sabbia o sulla farina di mais, giocare con le forme: sono tutte attività che vengono proposte ai bambini da chi impiega il metodo Montessori.

Qual è il più importante principio del metodo Montessori?

Il principio forse più importante per la comprensione e l’applicazione del metodo Montessori è l’indipendenza.

Secondo la famosa scienziata e pedagogista, compito primario degli educatori e dei genitori è aiutare i bambini a compiere da soli le loro conquiste. “La madre che imbocca il bambino senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio, non lo sta educando[…]. Insegnare a mangiare, a lavarsi, è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo[…]”.

Strettamente collegata all’indipendenza è la fiducia: non si deve negare al bambino l’opportunità di svolgere un’attività perché lo si considera troppo piccolo. Assicurarsi di assegnargli compiti che possa portare a termine in autonomia è il modo migliore per dimostrargli fiducia e accrescere la stima di sé.

Metodo montessoriano: gli altri principi fondamentali

Se indipendenza e fiducia sono alla base di tutte le attività proposte nell’ambito del metodo montessoriano, questi non sono, tuttavia, gli unici principi da seguire per applicarlo.

Ecco quali sono gli altri principi fondamentali che lo hanno ispirato:

  • L’educatore deve osservare e intervenire il meno possibile. Si deve rispettare il bambino che commette un errore e guidarlo perché possa migliorarsi da solo ma è necessario intervenire quando c’è effettivamente bisogno di aiuto;
  • Non si devono forzare i bambini a fare qualcosa. I bambini devono sempre essere liberi di svolgere l’attività che preferiscono o di rifiutare quelle che gli vengono proposte;
  • Si deve educare il bambino al contatto con la natura. Conoscere la natura, i suoi tempi, i suoi equilibri, amarla e rispettarla è importante per prepararsi a una vita adulta partecipata e responsabile. Portare il bambino nella natura, lasciare che ci entri in contatto, ma anche insegnargli a prendersi cura di una pianta contribuisce a formare individui consapevoli e previdenti;
  • È importante favorire lo sviluppo dei talenti. Uno dei compiti più delicati di un educatore è quello di individuare i talenti di ogni bambino, attraverso l’osservazione attenta, e aiutarlo a svilupparli senza forzature;
  • Non parlare male del bambino né in sua presenza, quando può interiorizzare le critiche o i paragoni con altri bambini, né in sua assenza,
  • Non toccare mai il bambino a meno che non sia lui a chiederlo;
  • L’educatore dovrebbe continuare a proporre al bambino le attività che ha rifiutato in precedenza (ovviamente senza forzarlo) e aiutarlo ad apprendere ciò che non ha ancora imparato;
  • È importante far percepire la propria presenza al bambino che la cerca e nasconderla al bambino che, invece, ha già trovato ciò di cui aveva bisogno;
  • Si deve essere sempre pronti a rispondere a una chiamata del bambino anche, semplicemente, per dirgli che non si può andare subito da lui.

Tutti i principi di questo metodo sono valorizzati oggi nelle scuole di questo stampo, ma è possibile replicare lo stesso metodo anche a casa.