Come affrontare il jet lag nei bambini

Bambino che dorme con la testa sul cuscino durante il volo in aereo

I consigli per gestire il cambio di fuso orario quando si viaggia con i più piccoli

 

Fare un viaggio e andare lontano con i bambini può essere un’esperienza fantastica, ma il jet lag può rappresentare un elemento critico. Ecco come affrontarlo al meglio. 

Che cos’è il jet lag

Il jet lag è un disturbo temporaneo del sonno che si verifica quando il nostro orologio biologico si scontra con un nuovo fuso orario. Questo accade spesso dopo un lungo volo che attraversa vari paesi e fusi orari. 

Infatti, quando viaggiamo attraverso diversi fusi orari, il nostro corpo deve adattarsi a un nuovo ritmo giorno-notte e ciò può influenzare i ritmi circadiani, ovvero il nostro orologio interno che regola il ciclo sonno-veglia. 

Nei bambini, questo processo può essere ancora più complesso poiché il loro corpo è più sensibile alle variazioni di routine e orario. E nei piccoli il jet lag può manifestarsi con sintomi come irritabilità, stanchezza e difficoltà a dormire durante la notte.

Quanto dura solitamente il jet lag?

La durata del jet lag può variare in base a diversi fattori, tra cui l’età, la sensibilità individuale e il numero di fusi orari attraversati. Infatti, il corpo umano ha bisogno di circa un giorno per ogni ora di differenza di fuso orario per adattarsi completamente. 

In generale, il jet lag nei bambini può durare da pochi giorni a una settimana. Adattarsi ai nuovi ritmi di sonno può richiedere tempo, poiché più lento rispetto agli adulti, ma ci sono alcune strategie che possono aiutare a ridurre l’impatto del cambio di orario.

Jet lag nei bambini: consigli per affrontarlo al meglio

Prima della partenza

  • Organizza il viaggio in anticipo: cerca di programmare il volo in modo che coincida con l’orario dei pasti o della nanna dei bambini. Questo aiuta a mantenere il loro ritmo e a ridurre la stanchezza. Ad esempio, se il volo parte di sera, cerca di far dormire il bambino in aereo come se fosse il normale orario di nanna.
  • Punta a un adattamento graduale: nei giorni precedenti al viaggio, cerca di spostare gradualmente gli orari di sonno e veglia del bambino in modo da avvicinarli al fuso orario della destinazione. Questo può significare farli andare a letto e svegliarli un po’ prima o dopo ogni giorno, a seconda della direzione del viaggio.

In volo

  • Promuovi il benessere durante il volo: assicurati che i bimbi siano comodi e abbiano tutto il necessario per dormire, come cuscini, coperte e il loro peluche preferito. Portare con sé snack sani e mantenere una buona idratazione è fondamentale per il loro benessere.
  • Interagisci con l’equipaggio: non esitare a chiedere assistenza all’equipaggio di bordo. Spesso possono offrire consigli utili e fornire supporto extra per rendere il viaggio più confortevole.

Durante il soggiorno

  • Esposizione alla luce naturale: una volta arrivati a destinazione, cerca di esporre i bambini alla luce del sole durante il giorno. Questo aiuta a regolare il loro orologio biologico. La luce naturale è uno dei principali fattori che influenzano il ritmo circadiano; quindi, trascorrere del tempo all’aperto può accelerare l’adattamento.
  • Attività fisica: farli muovere e giocare all’aria aperta può favorire l’adattamento ai nuovi ritmi di sonno e veglia. Le attività fisiche aiutano a preparare il corpo per un sonno migliore.
  • Mantenere la routine: cerca di mantenere il più possibile la routine dei pasti e della nanna, anche se sei in vacanza. Questo include bagnetto, lettura di una storia e un ambiente tranquillo per dormire. La coerenza nelle abitudini aiuta i bambini ad adattarsi più facilmente.

Altri accorgimenti per ridurre il jet lag

Ci sono altri piccoli accorgimenti che si possono introdurre per evitare il più possibile di aggravare l’impatto del jet lag. 

Bambino in aereo durante il volo che dorme con biberon, peluche e coperta

Sicuramente puoi limitare il consumo di bevande eccitanti, come tè e cioccolata, soprattutto nelle ore serali perché potrebbero interferire con la capacità del bambino di addormentarsi e rimanere addormentato.

Al tempo stesso assicurati che il piccolo sia ben idratato, portando con te sempre un biberon o una borraccia

Durante i primi giorni del viaggio, pianifica le attività in modo flessibile: considera che i bambini potrebbero aver bisogno di pause extra e di maggior tempo per adattarsi al nuovo ambiente.

Queste piccole strategie non sono state utili? Puoi provare a utilizzare la melatonina, un ormone naturale che regola il sonno, ma è sempre meglio consultare il pediatra prima di somministrarla ai bambini.

Strategie specifiche per neonati e bimbi piccoli

Neonati (0-12 mesi): i neonati possono essere più flessibili con i loro ritmi di sonno, ma è comunque importante cercare di sincronizzarli con il nuovo fuso orario. Allattare o dare il biberon durante il volo può aiutare a calmare e far dormire il neonato. Ricorda di offrire frequenti pause per il cambio di pannolino e di farli muovere un po’ all’interno dell’aeromobile.

Bimbi piccoli (1-3 anni): i bimbi piccoli possono soffrire maggiormente per il jet lag; quindi, è essenziale essere pazienti e comprendere che potrebbero essere più irritabili del solito. Giochi tranquilli e attività rilassanti possono aiutare a farli addormentare più facilmente. È utile portare con sé giocattoli familiari, peluche e oggetti di comfort che possono aiutare a creare un senso di sicurezza.

Affrontare il jet lag nei bambini può essere impegnativo, ma con un po’ di pianificazione e pazienza, è possibile rendere l’esperienza di viaggio più piacevole per tutta la famiglia. Se hai dubbi o il jet lag sembra durare troppo a lungo, contatta il pediatra di fiducia per ulteriori consigli e possibili rimedi.