Viaggiare con i bambini piccoli: tutto quello che c’è da sapere

Viaggiare con i bambini piccoli

Tanti consigli utili per viaggiare con i bambini piccoli in modo sicuro e senza stress

 

È possibile viaggiare con i bambini piccoli? Da che età possono andare al mare o in montagna? E all’estero? Viaggiare con i bambini è possibile, anche quando sono molto piccoli. La cosa importante è organizzarsi bene e scegliere mete adatte all’età e alle necessità dei propri bambini.

In questo articolo abbiamo raccolto le risposte alle domande dei genitori sulle vacanze con i bambini e sul modo migliore per affrontare un viaggio insieme ai più piccoli.

A che età i bambini possono andare in montagna?

I bambini possono iniziare ad andare in montagna già dal primo mese di vita. L’importante è fare un po’ di attenzione all’altitudine. Se, in passato, si pensava che fosse consigliabile non superare gli 800-1000 metri con i bambini più piccoli, oggi sappiamo che, anche sotto l’anno di età, si possono portare ad altitudini comprese tra 1000 e 2000 metri.

Per raggiungere altitudini sopra i 2500 metri si consiglia di aspettare almeno fino all’anno di età.

Qualunque altitudine si desideri raggiungere, è comunque bene ricordare che, ogni 1000 metri di altezza, si dovrebbe fare una sosta di un giorno per aiutare l’organismo dei più piccoli ad adattarsi all’alta quota.

Anche per quote più basse, specie se i bambini sono molto piccoli, è bene fare una piccola pausa ogni 300 metri, cogliendo l’occasione per bere e fare uno spuntino.

A che età il bambino può andare al mare?

Anche per quanto riguarda il mare non ci sono particolari controindicazioni. I bambini possono essere portati al mare già dal primo anno di vita.

L’importante è evitare di esporli alla luce diretta del sole almeno fino ai 6 mesi di vita.

Inoltre, quando sono molto piccoli, sarebbe bene portarli in spiaggia nelle ore più fresche della mattina, fino alle 10 – 10:30, o nel pomeriggio dopo le 16.

Anche quando il bambino ha superato i sei mesi o ha raggiunto l’anno di età, ci sono alcuni accorgimenti da prendere per vivere il mare insieme in tranquillità e sicurezza:

  • si dovrebbe riposare al fresco nelle ore più calde, evitando di rimanere sotto l’ombrellone;
  • quando il bimbo è esposto al sole, dovrebbe indossare sempre un cappellino;
  • la protezione solare non deve mai mancare e non deve essere inferiore a 30+. La protezione 50+ è riservata ai lattanti e ai bambini con la pelle molto chiara.

Bagno dopo mangiato: sì o no?

La risposta a questa domanda è sì. Si può fare il bagno subito dopo mangiato.

Al contrario di ciò che si credeva in passato, non è necessario aspettare le fatidiche 3 ore per immergersi in acqua. Piuttosto, è importante immergersi in modo graduale, bagnando prima le caviglie e i polsi, poi lo stomaco e le tempie.

Tuffarsi velocemente, infatti, può generare uno sbalzo termico che può causare una perdita di conoscenza. Se noti che il tuo bambino o la tua bambina è molto accaldato o sudato, fallo riposare per qualche minuto all’ombra prima di lasciarlo entrare in acqua.

Andare all’estero con i bambini piccoli

Se ami viaggiare all’estero, non devi necessariamente aspettare che i tuoi bambini siano cresciuti per uscire dai confini dell’Italia. Oltre a scegliere con attenzione la meta e il luogo in cui soggiornare, assicurandoti che siano alla portata di un bambino o di una bambina dell’età di tuo figlio o di tua figlia, è importante non sottovalutare gli aspetti burocratici.

In particolare, ci si deve accertare se sia sufficiente portare con sé la carta d’identità, obbligatoria per tutti i bambini fin dalla nascita, oppure se serve il passaporto. In quest’ultimo caso, ricorda che, dal 2012, è necessario richiedere per i bambini un documento separato da quello dei genitori. All’atto della richiesta, poi, devono essere presenti entrambi i genitori e potrebbe volerci qualche settimana per ottenerlo.

Prima di partire è importante anche verificare di avere un’adeguata assistenza sanitaria. Se in alcuni Paesi è sufficiente la tessera sanitaria rilasciata dalla propria nazione per accedere alle cure ospedaliere (come avviene in Europa), in altri è necessario stipulare un’apposita assicurazione sanitaria.

Bambino in aeroporto con il suo trolley

Cosa portare quando si va in vacanza con un neonato?

Quando si va in vacanza con un neonato non bisogna esagerare, riempiendo le valigie all’inverosimile, ma non si può neanche viaggiare troppo leggeri.

Oltre ai vestiti necessari per tutta la durata del viaggio, ecco altre cose utili che non dovrebbero mancare nel bagaglio per i più piccini:

  • biberon e latte formulato se il bebè non è allattato al seno, oppure l’occorrente per la pappa se ha già iniziato lo svezzamento;
  • ciucci e una buona scorta di bavaglini;
  • tutto l’occorrente per il cambio. In questo caso può tornare utile un fasciatoio da viaggio;
  • un passeggino leggero e il marsupio o la fascia portabebè;
  • lettino da viaggio (se si è scelto di soggiornare in una casa vacanza o in un bungalow);
  • seggiolone da tavolo;
  • seggiolino per auto, se si viaggia in auto, perché neanche i bimbi più piccoli possono viaggiare in braccio ai genitori.

Quali medicinali portare?

Quando si viaggia con i bambini, poi, è importante ricordare di portare con sé anche una piccola scorta di medicinali da usare in caso di emergenza.

Oltre a un kit di primo soccorso con il necessario per medicare piccoli tagli, non dovrebbero mancare paracetamolo o ibuprofene e del cortisone.

Viaggiare di notte con i bambini

Quando è possibile, specie se si viaggia in macchina, è meglio evitare di viaggiare di notte con i bambini, specie nelle ore tarde, tra le 2 e le 4 del mattino. Secondo i medici, infatti, in questo orario l’attenzione cala notevolmente e aumenta il pericolo di fare incidenti.

Se si viaggia di notte con i bambini, anche con mezzi diversi dall’automobile, ci si dovrebbe assicurare di vestirli in maniera comoda, portare con sé sufficiente acqua e qualche snack e giochi, libri di favole o musica per intrattenerli durante il tragitto.