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I giochi Montessori aiutano i bambini a sviluppare le abilità motorie, il linguaggio e la creatività. Scopri quali sono e come funzionano
Secondo Maria Montessori, ideatrice del metodo educativo che porta il suo nome, il lavoro del bambino è il gioco. Un gioco non inteso nel suo significato di oggetto scherzoso e finalizzato al divertimento, ma come strumento per l’apprendimento.
In questo articolo ti portiamo in un viaggio alla scoperta del gioco nel metodo montessoriano e ti offriamo tante idee e spunti per proporre al tuo bambino i giochi creati dalla celebre pedagogista o ispirati a lei.
Il gioco nel metodo Montessori
Nel metodo Montessori il gioco viene visto come uno strumento per imparare ed affinare le proprie capacità motorie e intellettive.
Per questo sarebbe più corretto definirlo come attività, perché per metterlo in pratica il bambino ci mette impegno e serietà.
Attraverso queste attività, i bambini imparano a muoversi nello spazio con consapevolezza, ad agire sull’ambiente circostante, ad affinare la capacità di movimento e la motricità fine, a contare e a parlare, a portare a termine un compito.
Quali caratteristiche deve avere un gioco montessoriano?
Nel metodo educativo montessoriano il gioco ha un ruolo ben definito, che è quello di permettere al bambino di acquisire consapevolezza di sé e dell’ambiente che lo circonda.
Se è vero che Maria Montessori prediligeva l’uso di materiali naturali per aiutare i bambini ad apprendere, è altrettanto vero che non è sufficiente che un oggetto sia realizzato con il legno per renderlo automaticamente un gioco montessoriano.
Tra le caratteristiche che permettono di riconoscere i giochi montessoriani ispirati al metodo:
- la forma e il colore: solitamente propongono una forma o un colore per volta, nelle loro varie declinazioni, per aiutare il bambino a sviluppare una determinata capacità;
- la possibilità di offrire ai bambini di riconoscere un eventuale errore;
- l’autonomia di utilizzo: il bambino deve essere in grado di usare questi giochi autonomamente;
- il poter essere usati in tutte le fasi della crescita, dai primi anni di vita fino ai 12 anni.
Giochi del metodo Montessori: quali sono?
I giochi del metodo Montessori sono realizzati con lo scopo preciso di aiutare i bambini a scoprire sé stessi e le proprie potenzialità. Eccone alcuni che possono anche essere tenuti in cameretta, nello spazio dedicato ai giochi, e proposti già a partire dalla prima infanzia:
Torre rosa
È composta da una serie di cubi tutti dello stesso colore ma di dimensioni diverse che i bambini possono usare per imparare il concetto di grande e piccolo. Quando sono un po’ più grandicelli, questo strumento li aiuta a familiarizzare con la scala decimale. Il cubo più piccolo, infatti, rappresenta esattamente la decima parte del cubo più grande.
Alfabetiere
L’alfabetiere è composto da lettere in legno colorate: le lettere rosse sono le vocali, quelle blu le consonanti. Associarle, ad esempio, ad altri oggetti o a figure di animali può aiutare il bambino ad apprendere i primi rudimenti dell’alfabeto.
Campanelle Montessori e strumenti musicali
Gli strumenti musicali giocano un ruolo fondamentale all’interno del metodo ideato dalla celebre pedagogista, perché la musica è un elemento che permette di aprire il cuore del bambino e renderlo più sensibile.
Quella delle campanelle montessoriane è un’attività composta da due serie di tredici campanelle che riproducono tutti i semitoni e i temi di un’ottava. Il bambino, servendosi di piccoli battenti, devono suonare le campanelle e imparare a identificare i suoni simili.
Pasta modellabile
La pasta modellabile non è uno strumento inventato direttamente da Maria Montessori ma fa parte delle attività proposte ai bambini nell’ambito del metodo da lei inventato. La manipolazione, infatti, aiuta a sviluppare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale.
Può essere acquistata già pronta oppure preparata in casa seguendo la ricetta della pasta di sale, che si prepara con farina, acqua e sale.
Perle per la matematica
Le perle per la matematica sono delle perle colorate che possono essere usate da sole, oppure abbinandole in file da dieci, a quadrato o a cubo. Il loro utilizzo è adatto soprattutto in ambito scolastico, per aiutare i bambini a familiarizzare con il sistema decimale.
Batti-Batti
Questo gioco molto semplice è realizzato con una tavola di legno forata e dei chiodi, sempre in legno, che vengono colpiti dal bambino con un piccolo martello. Adatto anche per i più piccini, questo strumento è utile a sviluppare la coordinazione oculo-manuale.
Natura, materiali naturali e di uso comune: gli strumenti più importanti del metodo Montessori
Gli strumenti impiegati da Maria Montessori per aiutare i bambini a sviluppare i propri talenti sono spesso oggetti di uso comune, che li impegnano in attività pratiche.
Ad esempio, i bottoni o le perline, da infilare in un filo per acquisire la coordinazione occhio-mano.
La polenta o la farina, versate su un vassoio, possono diventare una lavagna per la scrittura oppure strumenti per il gioco dei travasi, da usare insieme a setacci e imbuti.
La sagoma di una scarpa realizzata con del cartoncino e dei lacci è invece utilissima per insegnare ai bambini ad allacciarsi le scarpe.
Infine, non bisogna dimenticare la natura, il bosco. Un elemento con il quale i bambini devono stare a contatto il più possibile per diventare adulti sensibili e rispettosi del prossimo e dell’ambiente. Avere piante da curare e annaffiare, un piccolo orticello o giardino da seguire sono tutte attività che aiutano a familiarizzare con la natura, ad amarla e rispettarla.
Un altro modo semplice per avvicinare i bambini agli elementi naturali è quello di creare insieme a lui il tavolo della natura, in cui devono essere presenti:
- Oggetti naturali, come pietre, bastoncini, foglie, piume che possono anche essere raccolti dal bambino durante le passeggiate nel bosco;
- Etichette poste su ogni oggetto;
- Strumenti, come la lente di ingrandimento per osservare meglio gli elementi naturali, disposte ordinatamente in scatoline e vassoi;
- Libri che parlano di scienza e botanica con un linguaggio semplice e accessibile perché i bambini possano approfondire la conoscenza di ciò che è presente sul tavolo.
È importante mantenere sgombro questo spazio da oggetti che non c’entrano niente con l’ambiente naturale e con la sua esplorazione.
Il tavolo della natura, inoltre, non deve essere statico, ma mutevole, in modo che il bambino possa, di volta, in volta, familiarizzare con tutti i regni della natura e con l’avvicendarsi delle stagioni.
Come proporre i giochi montessoriani ai bambini?
È importante ricordare che le attività proposte nell’ambito del metodo Montessori hanno come scopo primario quello di aiutare il bambino ad imparare. A prendere consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante e ad affinare la motricità nei primi anni di vita, ad apprendere nozioni matematiche, logiche e linguistiche in età prescolare e scolare.
Perché possano raggiungere il loro scopo, questi giochi, anche a casa, devono essere proposti ai bambini seguendo le indicazioni dettate dal metodo:
- offrire una scelta limitata di giochi a cui si possa accedere liberamente;
- lasciare che sia il bambino a scegliere quale gioco usare e per quanto tempo;
- non indirizzare l’attività a meno che non venga richiesto in modo esplicito l’aiuto dell’adulto;
- proporre un gioco diverso solo se ci si accorge che l’attività è svolta in modo caotico;
- insegnare a riporre tutto il materiale quando si smette di usarlo o si vuole cambiare gioco.