Otite: indizi per riconoscerla nei neonati

Neonato con dolore da otite che piange toccandosi le orecchie

Scopri come riconoscere, curare e prevenire l’otite nei neonati con semplici accorgimenti

 

Nei primi mesi di vita, i neonati non sono ancora in grado di comunicare con parole il loro disagio o dolore, per cui ogni piccolo segnale può essere fondamentale per comprendere cosa non va. L’otite, un’infiammazione dell’orecchio molto comune nei bambini piccoli, può diventare un disturbo fastidioso se non riconosciuto in tempo. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su come puoi identificare i segnali dell’otite nel tuo neonato, cosa la causa, quali sono i rimedi più efficaci e in che modo è possibile prevenirla.

Che cos’è l’otite

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio, e può manifestarsi in diverse forme: la più frequente nei neonati e nei bambini è l’otite media acuta, che coinvolge lo spazio dietro il timpano, solitamente a seguito di un’infezione delle vie respiratorie superiori. Esistono anche l’otite esterna, spesso detta “otite del nuotatore”, che colpisce il canale uditivo esterno, e l’otite media con effusione, in cui si accumula del liquido nell’orecchio medio senza segni evidenti di infezione.

L’otite può essere dolorosa e, se non trattata, può causare complicazioni. Nei neonati, però, l’ostacolo maggiore è rappresentato dal fatto che non sanno esprimere il loro malessere, rendendo difficile una diagnosi tempestiva.

Come riconoscere l’otite nei neonati: sintomi principali

I segnali che possono far sospettare la presenza di un’otite in un neonato non sono sempre specifici, ma esistono alcuni sintomi ricorrenti che i genitori possono imparare a riconoscere:

  • irritabilità e pianto inconsolabile, soprattutto quando il bambino è sdraiato (posizione che aumenta la pressione nell’orecchio medio)
  • difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti durante la notte
  • tendenza a toccarsi o tirarsi l’orecchio, segnale di fastidio o dolore localizzato
  • febbre, che può superare i 38°C
  • perdita temporanea dell’udito o difficoltà nel rispondere a suoni familiari
  • secrezioni dall’orecchio, nel caso di perforazione del timpano (che può verificarsi in otiti più gravi)
  • riduzione dell’appetito o difficoltà nella suzione, perché la deglutizione può aumentare il dolore all’orecchio.

Se uno o più di questi sintomi si manifestano insieme, ti consigliamo di contattare il pediatra per una valutazione.

Le più comuni cause di otite nei neonati

L’otite nei neonati è spesso causata da infezioni virali o batteriche che salgono dalla gola o dal naso verso l’orecchio medio, attraverso la tuba di Eustachio, un piccolo canale che collega l’orecchio alla parte posteriore del naso. Nei neonati, rispetto ad adulti o bambini più grandicelli, questa tuba è più corta e orizzontale, il che facilita la salita dei germi e ostacola il drenaggio dei liquidi.

Tra le cause principali troviamo:

  • raffreddori o altre infezioni delle vie respiratorie
  • presenza di muco persistente
  • allattamento con biberon in posizione sdraiata
  • reflusso gastroesofageo
  • presenza di allergie respiratorie.

Esistono particolari fattori di rischio?

Alcuni neonati sono più soggetti a sviluppare otiti rispetto ad altri, soprattutto se sono presenti uno o più dei seguenti fattori di rischio:

  • inserimento e frequentazione del nido o asilo, dove è più facile contrarre infezioni
  • esposizione al fumo di sigaretta, che aumenta notevolmente il rischio di infezioni respiratorie
  • storia familiare di otiti ricorrenti
  • anomalie cranio-facciali, come nel caso della sindrome di Down o del palato ogivale
  • uso frequente del ciuccio, che può favorire il passaggio dei batteri dalla bocca all’orecchio.

Quali sono i rimedi per l’otite nei neonati?

Il trattamento dell’otite dipende dalla gravità e dalla causa dell’infezione.

Controllo della febbre in un neonato con termometro auricolare

In molti casi, soprattutto se l’origine è virale, l’otite può risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni. Tuttavia, nei neonati così piccoli, è sempre bene affidarsi al pediatra.

I rimedi principali includono:

  • tenere controllati febbre e dolore con paracetamolo o ibuprofene, ma solo sotto indicazione medica
  • antibiotici, solo se l’otite è di origine batterica e i sintomi persistono o peggiorano e, di nuovo, solo se prescritti dal pediatra
  • gocce auricolari, ma solo su prescrizione e se non vi è perforazione del timpano.

Anche se ti può venire naturale il cercare di provare alcuni rimedi il “fai da te” per alleviare il dolore del tuo piccolo, noi ti sconsigliamo di farlo e piuttosto di seguire scrupolosamente le indicazioni del pediatra, anche per quanto riguarda la durata della terapia antibiotica.

È possibile prevenire l’otite nei neonati?

Se al tuo bambino viene l’otite, non disperare: non sempre è possibile prevenirla del tutto, ma alcune buone pratiche possono ridurre sensibilmente il rischio di infezione:

  • evita che il piccolo sia esposto al fumo passivo
  • mantieni una corretta igiene del suo nasino, aiutando il neonato a liberarsi del muco con soluzioni saline o aspiratori nasali
  • evita di dare il biberon al bambino sdraiato, preferendo una posizione semi-eretta
  • limita l’uso del ciuccio, soprattutto dopo i sei mesi.

Inoltre i vaccini, in particolare quelli contro pneumococco e influenza, che possono ridurre anche l’incidenza di otiti.

Quando preoccuparsi: complicazioni possibili

Sebbene nella maggior parte dei casi l’otite si risolva senza conseguenze, trascurarla può portare a complicazioni. Alcuni segnali d’allarme includono:

  • il piccolo accusa un dolore molto intenso e persistente
  • l’orecchio genera secrezioni abbondanti e maleodoranti
  • il bambino perde l’udito per un periodo prolungato
  • il bimbo è gonfio dietro l’orecchio
  • la febbre non si abbassa nonostante il trattamento.

In questi casi, è importante rivolgersi tempestivamente al pediatra o, nei casi più gravi, al pronto soccorso.

Il ruolo dei genitori: osservazione e fiducia nell’istinto

I genitori sono i primi a notare i cambiamenti nel comportamento del neonato. Anche se l’otite può manifestarsi in modo silenzioso, osservare attentamente il piccolo e fidarsi del proprio istinto può fare la differenza. Se qualcosa non ti convince, è sempre meglio chiedere un consulto medico, anche solo per escludere un’infezione.

 

L’otite nei neonati è un disturbo frequente ma, se riconosciuto in tempo e trattato correttamente, raramente comporta complicazioni gravi. Imparare a leggere i segnali, conoscere i fattori di rischio e adottare semplici misure preventive può aiutarti a proteggere la salute del tuo piccolo. E, come sempre, se comunichi perplessità e ti rivolgi al tuo pediatra di fiducia, potrai fugare dubbi e avviare il tuo piccolo a un percorso di crescita sereno e sicuro.