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Tanti metodi per imparare le lettere dell’alfabeto in modo divertente
I bambini e le bambine amano imparare nuove cose, soprattutto quando possono farlo in modo divertente. La loro grande curiosità verso il mondo li porta ad affascinarsi e a voler scoprire ogni giorno qualcosa di più.
E allora perché non provare a insegnare l’alfabeto a casa? A partire dai 3 anni, quando già sanno parlare, puoi divertirti con loro e affiancare l’importante lavoro che fanno maestre e maestri a scuola cimentandoti nell’insegnamento dell’alfabeto con tanti metodi divertenti e stimolanti.
Scopri tutti i modi per far imparare ai più piccoli le lettere dell’alfabeto: ogni lezione diventerà un bellissimo gioco da fare insieme!
In che modo i bambini possono imparare l’alfabeto?
Il percorso scolastico insegna ai bambini a leggere e scrivere, ma ci sono tante altre modalità per iniziare a insegnare le lettere dell’alfabeto ai nostri piccoli.
Puoi provare a farlo giocando, trasformando l’educazione in un’attività divertente da vivere in compagnia. Infatti, basarsi solo sulla fonetica può dimostrarsi limitante con i bambini: cerca di passare attraverso attività manuali, attraverso l’uso di oggetti e spazi della quotidianità.
Un metodo molto utilizzato e apprezzato è anche il metodo Montessori, che mette a disposizione dei bambini tantissimi strumenti per avvicinarsi al mondo della scrittura.
Ma puoi anche utilizzare il corpo, con le sue componenti e tutti i gesti che derivano dal movimento.
A che età si impara l’alfabeto?
Anche se comunemente i bambini si avvicinano alle lettere quando iniziano a frequentare la scuola elementare, è importante sapere che è possibile iniziare a insegnare l’alfabeto a partire anche dai 3/4 anni di vita del bambino.
Questa è spesso l’età in cui bambini e bambine iniziano a conoscere in modo spontaneo la prima lettera di una parola, grazie alla loro abilità nel riconoscere i suoni. Se infatti proviamo a chiedere con che cosa inizia la parola “gatto”, è possibile che ci rispondano naturalmente “ga”. Da lì, possiamo dir loro che si tratta della lettera “g”, fargliela vedere, aiutarli nella pronuncia e passare poi ai giochi legati all’insegnamento.
Si tratta ovviamente di un’età indicativa, che non vale per tutti i bambini. È importante ricordare sempre che ogni bambino è diverso, ha i propri tempi e una storia a sé. Quindi proviamoci, ma senza abbatterci né forzare i piccolini se non sono ancora predisposti a imparare.
Insegnare l’alfabeto giocando
Il primo gioco che puoi provare per insegnare l’alfabeto ha a che fare con la costruzione e il disegno. Inizia a disegnare le lettere su cartoncini colorati, ritagliale e lasciale nelle mani del bambino: si divertirà a toccarle e sentirne i contorni, e potrete provare insieme a disporle sul pavimento fino a formare l’alfabeto o a creare parole familiari.
Un’altra simpatica idea è quella di abbinare una canzoncina o una filastrocca ad attività quotidiane. Quando sali o scendi le scale con il bambino, provate a ripetere e memorizzare insieme una lettera a ogni gradino, sfruttando la musicalità di una canzone.
Le canzoni sono una grande idea per l’apprendimento di cose nuove: una volta imparato l’alfabeto italiano, puoi cimentarti anche con la lingua inglese.
Insegnare l’alfabeto con il metodo Montessori
Il metodo Montessori, utilizzato da diverse scuole e da tante educatrici e educatori, prevede l’uso di attività e strumenti mirati a dare ai bambini i giusti stimoli per sviluppare la manualità e tante capacità attraverso giochi specifici.
Fortunatamente, è possibile replicare il metodo Montessori anche a casa. Insegnare l’alfabeto attraverso questo metodo significa utilizzare le lettere smerigliate, già a partire dai 4 anni di età. Secondo Maria Montessori, i bambini di 4 anni possono infatti acquisire il linguaggio scritto più facilmente rispetto a quelli di 6: infatti, aveva individuato il periodo sensitivo per l’apprendimento della scrittura tra i 3 e i 6 anni, e credeva quindi che fosse importante far partire l’insegnamento delle lettere dell’alfabeto prima dell’inizio della scuola primaria.
Con le lettere smerigliate i bambini scoprono l’alfabeto attraverso i sensi: vedono le lettere, le toccano, ne seguono le linee, ne riconoscono la forma e ne sentono il suono. Possono spostare i cartoncini e usarli per comporre parole, o anche solo concentrarsi su ogni lettera singolarmente, cercando poi di tracciarla su una lavagnetta o su carta.
Anche in questo caso, è bene ricordare le peculiarità che caratterizzano i bambini e che li differenziano gli uni dagli altri: starà a te capire se il piccolo si trova nel periodo sensitivo perfetto per iniziare ad approcciarsi alla scrittura oppure no, a prescindere dalla sua età.
Insegnare l’alfabeto con il corpo
Spesso non ci pensiamo, ma il nostro corpo ci viene in aiuto in tantissime occasioni: l’insegnamento dell’alfabeto è una di queste.
Puoi creare con il tuo corpo tutte le lettere, mettendo in gioco braccia, gambe, testa, schiena, mani, piedi e collo. I bambini si divertiranno un sacco e inizieranno a imitarti in modo naturale, cercando di assumere le tue stesse posture grazie alla consapevolezza che già hanno del proprio corpo. Una volta creata la lettera, ripetila ad alta voce e chiedi loro di fare lo stesso, magari creando un motivetto sonoro da abbinare alla sequenza.
Come insegnare a scrivere le lettere dell’alfabeto
Per insegnare ai bambini a scrivere le lettere, l’attività migliore è proprio quella di ricopiare.
Puoi utilizzare come modello le lettere create con il cartoncino, oppure lettere in legno, plastica o metallo che il bambino riesce a toccare e riconoscere anche al tatto. Ma puoi anche scrivere le lettere su un foglio in sua presenza, mostrandogli con cura i movimenti e il modo in cui tenere la penna o la matita, o magari fare uso di libri ad hoc per la loro età.
Prima di tutto ci sarà bisogno di insegnare a tenere in mano la penna, un’abilità importante da sviluppare tanto quanto quella di tenere forchetta e cucchiaio durante la pappa. Puoi farlo con il comunemente chiamato “gioco del tre”: chiedi al piccolo di fare con la mano il segno del tre e posiziona la penna tra il suo pollice e il suo indice; chiedigli di chiudere queste due dita, fino a stringere la penna, e aiutalo a posizionare il dito medio dietro gli altri due, così da diventarne supporto fisso.
Il bambino si cimenterà nel ricopiare i fonemi o le parole che gli vengono proposte. All’inizio serviranno calma, lentezza e pazienza, e sicuramente si farà aiutare per superare le imprecisioni, ma sarà molto divertente e stimolante vedere di volta in volta i miglioramenti e riconoscere la somiglianza tra i segni che sta creando e il modello che ha di fronte.