Come spiegare le emozioni ai bambini e aiutarli a gestirle

Mamma che gioca con il figlio al parco

Spiegare le emozioni ai bambini è importante per garantire loro un corretto sviluppo emotivo. Ecco alcuni spunti per farlo al meglio

 

Cosa sono le emozioni? Sono reazioni psicofisiche a eventi che accadono dentro e fuori una persona. Imparare a riconoscerle e a gestirle fin da piccoli è importante per far sì che i bambini si sviluppino correttamente anche sotto il profilo emotivo. Spiegare loro cosa sono le emozioni e aiutarli a trovare delle strategie per gestirle in modo appropriato non è sempre semplice, per i genitori.

Scopri i nostri consigli per imparare a spiegare le emozioni ai bambini.

  • Cosa sono le emozioni primarie per i bambini?
  • Come spiegare le emozioni ai bambini?
  • Come far gestire le emozioni ai bambini

Cosa sono le emozioni primarie per i bambini?

Prima di vedere alcuni dei metodi più utili per spiegare le emozioni ai bambini facciamo un po’ di chiarezza sul modo in cui vengono suddivise le emozioni e su quali sia bene concentrarsi quando si tratta l’argomento con i bambini.

Le emozioni si suddividono in due categorie: primarie e secondarie.
Le emozioni primarie sono comuni a tutti e sono innate in tutti gli individui, che le provano fin dalla nascita.
Sono felicità, tristezza, paura, rabbia, sorpresa e disgusto. Si iniziano a provare fin da piccolissimi e sono quelle per cui è importante che i bambini imparino al più presto a dare un nome e una forma.

Le emozioni secondarie, invece, originano dalle emozioni primarie ma si sviluppano crescendo e vengono condizionate da fattori culturali e dall’interazione sociale (invidia, senso di colpa, ecc.).

Come spiegare le emozioni ai bambini?

Se spiegare le emozioni ai bambini è fondamentale per un corretto sviluppo emotivo, riuscire a farlo in modo efficace può risultare per i genitori una sfida impegnativa. Come riuscire in questo non facile compito?

Con l’ascolto

Per aiutare il tuo bambino o la tua bambina a riconoscere ed esprimere quello che sente è importante che tu sia ben disposto all’ascolto. I bambini imparano molte cose imitando il comportamento degli adulti, anche a gestire le emozioni.
Per questo è importante instaurare un clima di dialogo già dentro casa. Se i genitori per primi si impegnano nel verbalizzare ciò che provano, ad esempio dicendo che si sentono tristi, o stanchi, ma anche allegri o felici, aiuteranno i propri figli a capire che non c’è niente di male nell’esternare ciò che si prova.

Invita tuo figlio o tua figlia a parlare di come si sente, a descrivere il suo stato d’animo e insieme provate a dargli un nome e fai lo stesso con ciò che provi tu. Così facendo, non solo imparerà a distinguere le varie emozioni, ma comprenderà fin da subito il valore dell’ascolto. Ascolto che può avvenire anche attraverso la lettura di una storia che parla delle emozioni e della loro gestione, come “Emozioni” di Van Hout o “Che rabbia” di Mireille d’Allancé.
Per i bambini un po’ più grandicelli, può essere utile e divertente anche guardare dei film animati che parlano dell’argomento, come Inside Out.

Con il disegno

Il disegno poi è uno degli strumenti preferiti dai bambini. Disegnando, imparano ad allenare la manualità fine, la creatività e ad esprimere in modo efficace le emozioni. Ad esempio, si può insegnare ai propri bambini a tratteggiare delle faccine che esprimono quello che sentono in quel momento e a cercare di dare loro un nome.

Insieme al disegno, i colori sono uno strumento altrettanto utile per insegnare ai bambini a riconoscere e ad esprimere le emozioni: partendo da un supporto divertente come il libro di Anna Llenas, “I colori delle emozioni”, che parla di un mostro che le ha scompigliate tutte, è possibile invitarli a dare un colore a ciò che provano attraverso il disegno.

Mamma che spiega le emozioni alla sua bambina disegnando delle facce sorridenti e tristi su un foglio

Come far gestire le emozioni ai bambini

Spiegare ai bambini cosa sono le emozioni è il primo passo per insegnargli a gestirle (in particolare le emozioni negative, come rabbia e paura, con le quali spesso è più difficile confrontarsi).

Per farlo, è importante innanzitutto non mostrarsi spaventati quando i bambini le manifestano e non temere di parlarne. Dopodiché si possono individuare delle strategie per insegnare loro a gestirle.

Non avere paura delle emozioni

Tra gli errori più grandi che un adulto può commettere quando si rapporta con le emozioni di un bambino c’è quello di minimizzare la forza dei suoi sentimenti o negargli la possibilità di esprimerli. Specie quando si tratta di emozioni negative. Per insegnare ai bambini a gestire le emozioni, il primo passo è quello di accettarle, sia quelle positive, come felicità e sorpresa, sia quelle negative.

Quando ti accorgi che tuo figlio o tua figlia prova tristezza o rabbia mantieni un atteggiamento sereno e cerca di instaurare un dialogo, in questo modo avrà la libertà di esprimere liberamente ciò che sente e potrete trovare insieme un modo per superare il momento di tristezza o di rabbia.

Trova delle strategie per gestire le emozioni negative

Mentre le emozioni positive, come allegria e felicità, sono più facili da gestire, quelle negative rappresentano una sfida più complessa. Certo, ogni bambino è diverso, ma ogni genitore può trovare delle strategie che si adattino alla sua personalità e lo aiutino a imparare a controllare ciò che prova.

Ad esempio, in caso di conflitto con un altro bambino, può essere utile invertire i ruoli e far immedesimare ognuno nei sentimenti dell’altro, per capire cosa abbia scatenato il litigio e come ognuno dei due si senta rispetto ad esso. Comprendendo le ragioni e i sentimenti dell’altro, i bambini potranno così risolvere più facilmente le loro difficoltà e imparare il valore dell’ascolto e dell’empatia.

Per aiutare i bambini che faticano a gestire la rabbia o sono spesso irrequieti, può invece tornare utile il barattolo della calma: strumento ispirato al metodo Montessori, consiste in un barattolo riempito con dei brillantini, che il bambino può scuotere quando si sente molto arrabbiato o irrequieto. Concentrandosi sul movimento dei brillantini, potrà ritrovare la calma.

Un altro strumento utile per gestire la rabbia è il cestino della rabbia: un semplice contenitore che i bambini possono personalizzare e usare quando sono arrabbiati, disegnando ciò che li ha turbati e gettando il disegno nel cestino per liberarsi dell’emozione negativa.