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Scopri come affrontare al meglio il prossimo viaggio in aereo con il tuo bambino
Programmare le vacanze è sempre un momento di gioia, emozione e condivisione. Ma cosa fare quando in famiglia è arrivato un bebè? Come comportarsi con i neonati in aereo? Come affrontare il primo viaggio in volo del proprio bambino? E quali sono i documenti da portare e le accortezze da tenere sempre a mente?
Rispondiamo qui a queste e ad altre domande, per permetterti di affrontare una vacanza coi bambini serenamente, e per aiutare il tuo piccolo a vivere con tranquillità il prossimo volo.
A che età i bambini possono prendere l’aereo?
I viaggi in aereo possono iniziare fin da subito! Se il bambino è sano ed è nato a termine, ovvero dopo 40 settimane di gestazione, è possibile portarlo in aereo a partire da 48 ore dopo il parto. A seconda della compagnia aerea, potrebbe essere necessario mostrare un certificato del pediatra, a cui è comunque sempre bene chiedere preventivamente un’opinione.
Se invece il neonato è prematuro o presenta delle patologie cardiache o polmonari, è necessario richiedere un parere medico prima di intraprendere un viaggio.
Ricorda però che gli esperti sconsigliano il volo in aereo con neonati non ancora vaccinati, perché sono molto vulnerabili e i filtri specifici dell’aereo potrebbero non rivelarsi sufficienti. È buona norma, quindi, evitare un viaggio impegnativo se non sono passati i primi mesi di vita.
Attenzione: prima di prenotare qualsiasi viaggio, accertati delle specifiche regole sul sito o tramite il servizio clienti della compagnia aerea di cui intendi usufruire. Le nostre indicazioni riguardo all’età di bambini e neonati sono generali, ma potrebbero subire variazioni sulla base della specifica compagnia.
I bambini pagano l’aereo?
Non è possibile dare una risposta netta a questa domanda, perché dipende da diversi fattori: principalmente età e compagnia aerea.
Generalmente, i bambini di età inferiore ai 2 anni non pagano il biglietto aereo perché non occupano un seggiolino: possono viaggiare gratuitamente in braccio ai propri genitori o tutori, con un’apposita cintura di sicurezza.
Sempre in linea di massima, bambini e bambine sotto i 12 anni di età pagano un biglietto ridotto, usufruendo di una tariffa scontata.
Viaggiare in aereo con bambini: che documenti servono
Anche i bambini, come gli adulti, necessitano di documenti specifici per poter viaggiare in aereo.
Il viaggio dei minori richiede un documento individuale: non sono più valide le iscrizioni sul passaporto di un genitore o tutore.
Quindi, dalla nascita fino al compimento dei 18 anni di età, bambini e ragazzi possono viaggiare con un passaporto individuale o con la carta d’identità (dipende dalla destinazione del volo). Fino ai 15 anni, possono anche utilizzare un documento che ne attesta nascita e cittadinanza, purché sia vidimato dal Questore.
La validità della carta d’identità varia a seconda dell’età: ha una validità di 3 anni per i bambini da 0 a 3 anni, e una validità di 5 anni dai 3 ai 18 anni. Una volta raggiunta la maggiore età, il documento vale per 10 anni.
I bambini possono viaggiare da soli in aereo?
Fino ai 14 anni di età devono per legge essere accompagnati, mentre superati i 14 anni possono viaggiare anche senza accompagnatore.
Bambini in aereo con il raffreddore
Il raffreddore potrebbe rivelarsi un nemico dei voli in aereo, specialmente per i più piccoli.
In genere, con un raffreddore lieve è possibile volare, richiedendo anticipatamente il parere del pediatra. Il volo è, invece, fortemente sconsigliato quando è in corso un raffreddore forte o una infiammazione alle orecchie, perché il piccolo potrebbe provare fastidio o dolore durante il viaggio.
Bambini in aereo e orecchie
Anche in caso di otite o altre infiammazioni alle orecchie è altamente sconsigliato volare con un bambino, a causa di possibili dolori e fastidi che il bimbo potrebbe provare in aereo dovuti al cambio di pressione.
A volte, però, è impossibile cambiare i propri piani. Nel caso in cui si voli con una congestione in corso, è possibile (sempre sotto parere medico) somministrare al piccolo uno spray di soluzione salina o un decongestionante nasale prima della partenza.
È comunque comune, anche in caso di bambini perfettamente sani, che gli sbalzi di pressione in cabina causino dei dolori all’orecchio, soprattutto in fase di decollo e atterraggio. In queste circostanze, si consiglia di far bere al piccolo un po’ d’acqua o latte, magari attraverso un biberon: deglutendo dei liquidi, la pressione sul timpano torna alla normalità e il fastidio viene eliminato. Anche l’uso del ciuccio è una buona alternativa.
I bambini più grandi possono arginare il problema succhiando una caramella, mangiando qualcosa di secco o masticando un chewing gum.
Se il dolore non si allevia e persiste anche dopo l’atterraggio, consigliamo di effettuare una visita medica.
Mal d’aereo nei bambini
In caso di mal d’aereo può rivelarsi utile somministrare delle apposite compresse sotto prescrizione medica.
In alternativa, hanno molto successo tra i bambini i braccialetti anti-vomito, da indossare a partire da una mezzora prima della partenza.
Il mal d’aria può essere combattuto anche a bordo, distraendo i più piccoli con giochi, racconti, affascinanti vedute dal finestrino e piccoli snack.
È importante anche curare l’abbigliamento del bambino e l’abbigliamento del neonato: scegli abiti che possono essere tolti in caso di caldo eccessivo, e felpe e coperte da utilizzare quando sentono freddo.
Prima volta in aereo per il bambino: come fargli vivere l’esperienza serenamente
Ecco, infine, alcuni consigli per far vivere il primo volo al piccolo in modo sereno e divertente:
- cerca di arrivare in aeroporto con largo anticipo, per far ambientare il bambino e affrontare il check-in, i controlli di sicurezza e ogni altro step con la giusta calma;
- prediligi, quando puoi, una compagnia non low-cost, per un maggiore comfort e più servizi all’interno dell’aereo;
- porta nel bagaglio a mano i giochi e libri da leggere preferiti del tuo piccolo, preferendo quelli che di solito lo rilassano, in modo da farlo sentire a casa e distrarlo con maggiore facilità (e in caso di viaggi lunghi, abbonda pure, diversificando i giocattoli);
- se il bambino ha più di 2 anni, lascia che porti con sé una piccola valigia, con i suoi pannolini, giochi e oggetti da utilizzare a bordo, così da responsabilizzarlo, farlo sentire grande e rendere il viaggio una vera avventura;
- mantieni la calma e prova a trasmettergli serenità e gioia in ogni fase, così da tranquillizzarlo e renderlo felice di affrontare un’esperienza nuova.