Lavaggi nasali neonato: quando e come farli

Lavaggio nasale al neonato eseguito dalla madre

Con qualche semplice gesto, aiutare il tuo neonato a respirare meglio è possibile. Ecco come.

 

Respirare liberamente è molto importante per il benessere di una persona, bambino o adulto che sia. Un bambino molto piccolo, e in particolare un neonato, non è ancora in grado di soffiarsi il naso da solo. Per questo motivo, i lavaggi nasali sono una pratica semplice ma molto utile per aiutare i più piccoli a respirare meglio, soprattutto in presenza di muco o raffreddore. In questo articolo vedremo insieme cosa sono i lavaggi nasali, quando è consigliato farli, quali strumenti utilizzare e come eseguirli in modo corretto e sicuro.

Lavaggi nasali neonato: cosa sono

I lavaggi nasali sono una procedura che consiste nell’introduzione di una soluzione salina isotonica nelle narici del neonato per fluidificare ed eliminare il muco in eccesso, i residui o eventuali agenti irritanti presenti nelle vie respiratorie superiori. Si tratta di un semplice gesto che aiuta il neonato a respirare meglio, soprattutto nei momenti in cui ha il naso chiuso a causa di raffreddore, allergie o aria secca.

Come fare i lavaggi nasali ai neonati?

Ma come puoi eseguire un lavaggio nasale in maniera corretta? Ecco qui di seguito alcuni passaggi fondamentali:

  1. Prepara l’occorrente: ti servirà prima di tutto una soluzione salina (consigliamo di utilizzare quella isotonica, che risulta umidificante e decongestionante) e una peretta in silicone.
  2. Posiziona il neonato correttamente: puoi adagiare il bambino su un fasciatoio o sul letto, girato su un fianco o con la testa inclinata leggermente di lato. Eventualmente, se preferisci, puoi tenerlo in braccio, mantenendolo leggermente inclinato.
  3. Esegui il lavaggio: aspira la soluzione nella siringa e inserisci delicatamente l’estremità nella narice. Durante il lavaggio nasale, l’inclinazione della siringa è importante per favorire il corretto deflusso del liquido e la pulizia delle cavità nasali. Per i neonati, il lavaggio va eseguito con il bambino sdraiato su un fianco, con la testolina leggermente inclinata di lato. La siringa va orientata in modo da seguire la direzione della narice verso l’orecchio opposto, senza spingere troppo forte. Per i bambini più grandini (di solito dopo i 6 mesi o quando stanno seduti stabilmente), invece, il lavaggio può essere effettuato in posizione seduta o in piedi, con il bambino appoggiato al lavandino. Anche in questo caso, l’inclinazione della testa e della siringa è fondamentale per evitare che l’acqua scenda verso le orecchie o venga ingerita. 
  4. Ripeti dall’altro lato: dopo aver pulito una narice, gira il bambino sull’altro lato ed esegui la stessa procedura.
  5. Pulisci il naso: utilizza una piccola garza o un fazzolettino morbido per asciugare il naso del bambino. Se necessario, puoi usare un aspiratore nasale per rimuovere residui più densi.

Compi tutte queste azioni con estrema delicatezza, evitando movimenti bruschi e rispettando sempre il ritmo del bambino.

Quando fare i lavaggi nasali al neonato: momenti ideali

Non è necessario effettuare lavaggi nasali tutti i giorni, a meno che non ci siano condizioni specifiche che lo richiedano. I momenti ideali per eseguirli sono quando il bambino ha difficoltà a respirare, se noti che il neonato ha il naso chiuso e fa fatica a respirare, un lavaggio può aiutarlo a liberare le vie nasali. Un altro momento che può richiedere il lavaggio nasale è prima della poppata, poiché un naso libero facilita la suzione e rende la poppata più tranquilla ed efficace.

Un lavaggio prima del sonno può favorire un riposo più sereno, evitando risvegli dovuti alla congestione nasale.

Infine, in caso di malattie da raffreddamento, i lavaggi possono essere effettuati anche più volte al giorno, seguendo sempre il parere del pediatra.

Da quando si possono fare i lavaggi nasali ai neonati?

I lavaggi nasali si possono iniziare fin dalle prime settimane di vita. Il neonato ha vie aeree molto piccole e la presenza anche di una minima quantità di muco può compromettere la respirazione. Già nei primi giorni dopo il parto, il pediatra potrebbe consigliare lavaggi per liberare il naso da eventuali residui di liquido amniotico o secrezioni.

Quanti lavaggi nasali al giorno sono consigliati?

In condizioni normali, 1-2 lavaggi al giorno possono essere sufficienti per mantenere pulite le vie respiratorie del neonato. Tuttavia, nei periodi di congestione nasale più intensa o durante un’infezione, si possono effettuare lavaggi anche 3-4 volte al giorno, sempre con delicatezza e senza forzare.

Madre che aspira il muco al neonato con un aspiratore nasale elettrico

Attenzione però a non eccedere, per evitare di irritare la mucosa nasale. Il parere del pediatra è sempre prezioso per stabilire la frequenza ideale in base alla situazione del singolo bambino.

Cosa usare per i lavaggi nasali ai neonati

Tipi di soluzione e quantità

Come accennato in precedenza, per i lavaggi nasali puoi utilizzare:

  • Soluzione fisiologica: detta anche isotonica, è la più comune, delicata e adatta all’uso quotidiano.
  • Soluzione ipertonica: più concentrata, indicata in caso di muco particolarmente denso o in presenza di raffreddore. Ha un’azione decongestionante naturale.

La quantità consigliata per ciascun lavaggio può variare da 2 a 5 ml per narice, a seconda dell’età e della tolleranza del bambino. In alcuni casi, il pediatra può suggerire dosi diverse, a seconda delle esigenze del neonato.

Strumenti da utilizzare

Insieme a tanti prodotti e strumenti che possono aiutarti a tenere il tuo piccino più pulito, ecco quelli che ti possono servire per fare un lavaggio nasale al tuo bambino:

  • Siringa senza ago: semplice ed economica, permette un controllo preciso della pressione del getto.
  • Pompetta per lavaggi nasali: morbida e maneggevole, ideale per i più piccoli.
  • Fialette monodose di soluzione salina: pratiche e sterili, perfette per utilizzo fuori casa.
  • Aspiratori nasali: non sostituiscono il lavaggio, ma possono essere utili per rimuovere secrezioni dopo l’irrigazione.

I lavaggi nasali sono pericolosi per il neonato?

In generale, i lavaggi nasali non sono pericolosi, se eseguiti correttamente e con gli strumenti adeguati. Tuttavia, possono sorgere alcuni dubbi o situazioni particolari che meritano attenzione. Eccone alcune:

1.Il lavaggio nasale finisce in gola

È possibile, e piuttosto normale, che parte della soluzione possa finire in gola durante il lavaggio. Questo può provocare un po’ di tosse o disagio nel neonato, ma non rappresenta un pericolo se il bambino è posizionato correttamente (con la testa inclinata di lato) e la quantità di liquido non è eccessiva.

2. Sangue dal naso neonato dopo lavaggio nasale

In rari casi, può comparire una piccola quantità di sangue a causa della fragilità dei capillari nasali. Se succede, sospendi i lavaggi per qualche ora, utilizza una soluzione più delicata e valuta con il pediatra se proseguire. Se il sanguinamento è abbondante o frequente, è bene fare una visita di controllo.

Alcuni consigli utili

I neonati possono essere molto infastiditi dal lavaggio, ma percepiscono lo stato emotivo del genitore, per questo motivo ti consigliamo di mantenere un tono rassicurante e fare dei movimenti lenti per rassicurarlo. Se noti che il bambino piange troppo o si agita, prova ad aspettare un momento più tranquillo.

Controlla sempre la temperatura della soluzione, che deve essere a temperatura ambiente o leggermente tiepida.

Se hai ancora dubbi o domande, non esitare a consultare il pediatra, soprattutto nel caso in cui la congestione nasale persista o avvengano delle secrezioni anomale.

I lavaggi nasali rappresentano un gesto di cura quotidiano molto utile per il benessere del neonato, soprattutto nei primi mesi di vita. Non ti preoccupare se all’inizio ti trovi impacciato nel farli o se il tuo bambino sembra molto a disagio: con un po’ di pratica diventerà un’abitudine semplice e naturale. Ricorda sempre di utilizzare prodotti sicuri, seguire i consigli del pediatra e rispettare i ritmi del tuo bambino