Cosa fare se il neonato ha il singhiozzo? Cause, rimedi e consigli utili

Madre che picchietta delicatamente sulla schiena del neonato per aiutarlo con il singhiozzo

Capita spesso che i neonati abbiano il singhiozzo, un fenomeno naturale e di solito innocuo legato a cause fisiologiche e all’alimentazione. Ecco alcuni consigli per affrontarlo con serenità.

 

Il singhiozzo nei neonati è un fenomeno frequente e generalmente innocuo, legato a cause fisiologiche e spesso correlato all’alimentazione. 

Hai appena finito di allattare il tuo bambino e… eccolo lì, quel piccolo hic! che fa sorridere ma anche un po’ preoccupare: il singhiozzo! Il singhiozzo nei neonati è un fenomeno molto comune che, sebbene possa preoccupare i neogenitori, nella maggior parte dei casi è del tutto innocuo. Spesso compare nei primi giorni o settimane di vita e può presentarsi anche più volte al giorno. Ma perché succede? Quando bisogna preoccuparsi? E soprattutto, come si può aiutare il piccolo a superarlo rapidamente? In questo articolo approfondiremo cause, rimedi e consigli utili per gestire al meglio il singhiozzo nei neonati.

Perché viene il singhiozzo ai neonati? Cause comuni

Il singhiozzo è causato da contrazioni involontarie del diaframma, ovvero il muscolo principale della respirazione. Il sistema nervoso dei neonati non è ancora completamente sviluppato, per questo motivo il loro diaframma può essere facilmente stimolato causando nei piccini frequenti episodi di singhiozzo. In particolare, il diaframma dei piccoli può essere stimolato da diverse cause:

  1. aver ingerito troppa aria durante la poppata
  2. sver mangiato troppo
  3. la temperatura circostante ha subito un cambio repentino
  4. reflusso gastroesofageo
  5. stati di eccitazione o pianto prolungato.

Forse ti sembrerà fastidioso, ma è importante che tu sappia che nella maggior parte dei casi il singhiozzo non è doloroso per il neonato e tende a risolversi spontaneamente.

Correlazione con l’alimentazione

L’alimentazione è una delle cause principali del singhiozzo per il neonato. Durante la poppata, sia al seno che con il biberon, il piccolo può inghiottire aria, specialmente se la suzione è troppo veloce o se il biberon non è inclinato correttamente. Inoltre, l’alimentazione eccessiva può dilatare lo stomaco e stimolare il diaframma, provocando il singhiozzo.

Prova a fare attenzione alla posizione del neonato durante e dopo la poppata. Una posizione troppo sdraiata può facilitare la risalita dei liquidi dallo stomaco, aumentando perciò la probabilità di singhiozzo.

Cosa fare quando i neonati hanno il singhiozzo?

Se il tuo bambino è improvvisamente affetto da un attacco di singhiozzo, non ti preoccupare e mantieni la calma. Il singhiozzo è un fenomeno abbastanza frequente nei neonati e, fortunatamente, in rari casi è segnale di un problema serio. Ecco alcuni accorgimenti utili che puoi adottare:

  • cullalo delicatamente per rilassare il diaframma
  • cambia la sua posizione, magari tenendolo in verticale
  • fagli fare il ruttino, anche se ha finito di mangiare da poco
  • attendi qualche minuto, il singhiozzo di solito scompare spontaneamente.

Soprattutto nei suoi primi mesi di vita, è sconsigliato optare per soluzioni che talvolta funzionano per gli adulti, come fargli bere un sorso d’acqua o provare a spaventarlo.

Singhiozzo del neonato sempre dopo la poppata: come comportarsi?

Se il singhiozzo si presenta regolarmente dopo ogni poppata, ti consigliamo di osservare bene come e quanto il neonato si alimenta. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. assicurati che il neonato si attacchi bene al seno o al biberon per ridurre l’ingestione d’aria
  2. interrompi la poppata per far fare il ruttino al piccolo, soprattutto se il piccolo è molto vorace
  3. cerca di mantenere il neonato in posizione eretta per 10-15 minuti dopo la poppata
  4. controlla la tettarella del biberon, che non deve essere né troppo veloce né troppo lenta. Puoi anche utilizzare in questi casi un biberon anticolica, ovvero un tipo di biberon progettato per ridurre l’ingestione di aria da parte del neonato durante la poppata, con l’obiettivo di prevenire o alleviare le coliche gassose.

Se il singhiozzo continua a comparire regolarmente e in modo insistente, potrebbe essere utile parlarne con il pediatra per escludere eventuali problematiche come il reflusso gastroesofageo.

Come far passare il singhiozzo ai neonati: rimedi efficaci

Ma è possibile far passare il singhiozzo ai neonati velocemente? Ci sono certamente alcuni gesti o rimedi semplici e sicuri che possono aiutare a far passare più rapidamente il singhiozzo al neonato:

  • cambiare attività: a volte distrarre il neonato può rilassare il diaframma
  • massaggiare delicatamente la schiena mentre lo si tiene in posizione verticale

Madre che massaggia delicatamente la schiena del neonato tenendolo in posizione verticale

  • stimolare la suzione: offrire il seno o il ciuccio può aiutare a regolarizzare il ritmo del diaframma
  • evitare movimenti bruschi subito dopo la poppata.

Ogni neonato è diverso: prova alcuni rimedi o gesti con dolcezza e pazienza e vedrai che piano piano capirai cosa funziona meglio.

Quanto dura il singhiozzo nei neonati?

Nella maggior parte dei casi, il singhiozzo nei neonati dura solo qualche minuto, raramente più di 10-15 minuti. Se il singhiozzo si prolunga per più di 30 minuti o si presenta molto frequentemente durante la giornata, è consigliabile monitorare la situazione e parlarne con il pediatra.

In linea generale, con la crescita e la maturazione del sistema nervoso e digestivo, il singhiozzo tende a diventare sempre più raro, scomparendo spesso entro i primi sei mesi di vita.

Quando consultare il pediatra

Sebbene il singhiozzo sia generalmente innocuo, ti consigliamo di consultare il pediatra nei seguenti casi:

  • se il singhiozzo è molto frequente e dura a lungo (più volte al giorno, ogni giorno, per diversi minuti)
  • se il bambino mostra segni di disagio, dolore o difficoltà respiratorie
  • se il singhiozzo è associato a vomito, rigurgiti abbondanti o scarso aumento di peso
  • se il singhiozzo è accompagnato da altri sintomi come irritabilità persistente o difficoltà nel sonno.

Il pediatra potrà valutare se ci sono condizioni sottostanti, come il reflusso o intolleranze alimentari, e proporre eventuali accertamenti o trattamenti.

Possibile impatto sul sonno

Il singhiozzo può talvolta interferire con il sonno del neonato, specialmente se si verifica subito prima o durante l’addormentamento. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il singhiozzo non impedisce al bambino di dormire serenamente.

Se il singhiozzo tende a svegliare il neonato o a impedirgli di prendere sonno, ti consigliamo di:

  • provare ad anticipare leggermente la poppata serale per avere più tempo per il ruttino
  • creare un ambiente tranquillo e rilassante prima della nanna
  • tenere il bambino in posizione eretta per qualche minuto dopo la poppata.

Singhiozzo nel pancione: è normale?

Forse non sapevi che il singhiozzo può essere osservato anche prima della nascita, durante la gravidanza. Molte mamme riferiscono di avvertire piccoli “sobbalzi ritmici” nel pancione, specialmente nel terzo trimestre. Ed è proprio così: si tratta proprio di episodi di singhiozzo fetale, del tutto normali e indicativi del corretto sviluppo dei sistemi respiratorio e nervoso del bambino.

Il singhiozzo nei neonati è una manifestazione naturale e fisiologica che raramente deve destare preoccupazione. Tuttavia è importante conoscerne le cause e integrare nella propria routine col piccolo alcuni semplici accorgimenti che possono aiutare a gestire al meglio questi piccoli episodi quotidiani. Se noti segnali più allarmanti, chiedi il parere del pediatra, in particolare se il singhiozzo appare eccessivamente frequente, prolungato o accompagnato da altri segnali di malessere. Con il tempo, il corpo del neonato imparerà da solo a regolare questi meccanismi e piano piano anche a impedire l’insorgimento del singhiozzo.