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Tutte le indicazioni per un tranquillo viaggio in autobus con il tuo bambino
Viaggiare con i bambini piccoli può rivelarsi uno stress se non si tengono bene a mente le normative e tutte le cose necessarie per il comfort, l’ottimizzazione e la buona gestione del viaggio e del proprio neonato.
Questo non vale solo per i viaggi in auto, perché spesso capita di doversi (o volersi) spostare con i mezzi pubblici, sia in piccole sia in grandi città. L’arrivo di un neonato non dovrebbe limitare queste buone abitudini, né renderle più complesse.
Abbiamo già parlato di come viaggiare in treno con i bambini piccoli, ma vogliamo darti anche alcuni consigli, suggerimenti e informazioni utili per portare il tuo bebè in autobus con te.
Neonati e autobus: quando portarlo?
Nonostante non esistano regolamentazioni specifiche, secondo le indicazioni di pediatri e specialisti è possibile portare il proprio bambino sull’autobus a partire dai 3 mesi di vita.
Questo anche per essere certi di aver fatto prima tutte le vaccinazioni necessarie al fine di proteggere il neonato da agenti esterni e di rendergli più semplice la condivisione dello spazio pubblico con altre persone.
Come portare il neonato in autobus
Secondo la normativa, i neonati (e i bambini di età inferiore ai 3 anni, di altezza inferiore ai 150 cm) possono viaggiare su autobus e pullman senza l’obbligo di attenersi a misure di sicurezza specifiche. È però necessario che l’accompagnatore abbia più di 16 anni di età e che insieme vadano a sedersi nei sedili posteriori del mezzo di trasporto.
Puoi quindi portare il tuo neonato in grembo, oppure viaggiare con un comodo ovetto o un marsupio per bambini: scegli la soluzione più comoda per te e per il tuo piccolo.
I neonati pagano sull’autobus?
La risposta a questa domanda non è immediata, perché le cose cambiano a seconda dei Paesi, delle regioni e delle città.
Generalmente, i neonati non pagano il biglietto dell’autobus: viaggiando in braccio ai propri familiari, non occupano un posto extra e non si è quindi tenuti ad acquistare un biglietto in più per il loro viaggio.
Crescendo, questa gratuità spesso rimane garantita, variando leggermente da zona a zona. A Roma, per esempio, i bambini possono viaggiare gratuitamente sui trasporti pubblici (bus, tram e metro) fino al compimento dei 10 anni di età, se accompagnati da un adulto pagante. La stessa cosa vale per la città di Milano, dove la gratuità si estende fino ai 14 anni di età, e per Napoli, dove il viaggio gratis è garantito da 0 a 6 anni.
Ci sono anche situazioni in cui non si fa riferimento all’età, bensì all’altezza del bambino. A Firenze e in altre città della Toscana, ad esempio, i bambini che non superano un metro di altezza, se accompagnati da un adulto, possono viaggiare gratis senza occupare un posto a sedere.
Anche in molti Paesi europei, come Francia, Olanda e Germania, bambini e ragazzi viaggiano gratis in autobus.
Cosa portare con sé per il proprio neonato?
Quando si parla di viaggi in autobus un po’ più lunghi, è importante avere con sé il documento d’identità del bambino, ma è molto probabile che nei primi mesi di vita il piccolo ne sia ancora sprovvisto. In questo caso, sarà sufficiente portare il certificato di nascita o una sua copia certificata, insieme ovviamente ai documenti personali dei genitori o dei tutori legali.
Inoltre, se il piccolo viaggia da solo insieme a parenti o amici dei familiari, è opportuno presentare un’autorizzazione compilata e firmata dai genitori o dai tutori legali.
Insieme ai documenti necessari, non dimenticare mai di preparare prima della partenza (soprattutto se più lunga) una bella lista delle cose da portare in viaggio, da racchiudere in borse e bagagli, colmi di tutto l’occorrente per soddisfare i bisogni del piccolo: pannolini, vestiti puliti, biberon, salviette e oggetti necessari per il cambio, acqua, ciuccio, copertine, giocattoli, medicinali e un kit di primo soccorso.
A prescindere dalla durata del viaggio, è infatti fondamentale avere a portata di mano ogni cosa che potrebbe servire per cambiare, cullare, nutrire, divertire e mettere in sicurezza il neonato. Cerca di non caricarti troppo, ma di avere sempre con te l’indispensabile.
Viaggiare sull’autobus con bambini più grandi
Se viaggi in autobus con un bambino che ha superato i 3 anni di età, devi sapere che ci sono alcune condizioni da rispettare: il piccolo dovrà essere assicurato con un apposito sistema di ritenuta per bambini. Questa norma ha valore se il sistema di ritenuta è effettivamente presente sul veicolo e se ne viene portato uno esterno omologato e idoneo per essere installato.
Il viaggio in bus o in pullman a noleggio dovrebbe essere presentato ai bambini come un’avventura. A seconda della lunghezza del tragitto, è possibile che i piccoli dormano per un certo periodo, ma ci saranno sicuramente dei momenti di veglia in cui è fondamentale coinvolgerli nel viaggio ed evitare che si annoino.
Se il viaggio è lungo, consigliamo di organizzare giochi e preparare distrazioni da fare in compagnia per divertire i bambini e tenerli occupati, evitando di provocare disturbo altri passeggeri con pianti, grida o capricci.
Quando si ha con sé un bambino già grande, è possibile renderlo partecipe di ciò sta accadendo, raccontando quello che si vede fuori dal finestrino e le cose che lo aspettano una volta arrivati a destinazione. Con bimbi più piccoli è possibile invece leggere dei libri, ascoltare un po’ di musica o far vedere qualche video.
Insomma, le distrazioni possono essere tante e dipendono principalmente da ciò che appassiona di più il tuo bambino: saprai tu come riempire al meglio il tempo del viaggio, in base ai suoi interessi e alla sua vivacità.