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Scopri perché è importante stimolare il linguaggio dei più piccoli e quali sono le strategie per aiutarli a parlare bene e acquisire un vocabolario ricco.
Creare attorno al proprio bambino un ambiente stimolante fin dai primi mesi di vita è importante per gettare delle basi che favoriscano lo sviluppo del linguaggio e delle sue capacità cognitive e comunicative.
Stimolare il linguaggio dei bambini: perché è importante
Spesso si pensa che lo sviluppo del linguaggio, come altre fondamentali tappe della crescita, sia un processo del tutto naturale, che avviene quando il bambino ha raggiunto il giusto livello di maturità e che, quindi, non deve essere forzato. Oppure si ha timore, o si fa fatica, a comunicare con il proprio figlio, proprio perché non è ancora capace di parlare.
In realtà, il modo in cui gli adulti interagiscono con il bambino, anche dal punto di vista della comunicazione verbale, è fondamentale perché lo sviluppo del linguaggio possa avvenire in modo adeguato.
Nei primi mesi e anni di vita l’apprendimento dei bambini avviene per imitazione: i bambini, cioè, imparano a parlare, muoversi e compiere azioni osservando e ascoltando gli adulti che li circondano.
Più gli adulti interagiscono con loro, migliore sarà lo sviluppo delle funzioni cognitive, proprio a partire dalla parola. Ma come si fa a stimolare il linguaggio del bambino?
Esercizi per stimolare il linguaggio del bambino
Più che di esercizi veri e propri, quando si tocca l’argomento della stimolazione del linguaggio dei bambini, sarebbe più corretto parlare di buone pratiche che gli adulti possono adottare fin dai primissimi mesi di vita per creare attorno ai neonati un ambiente sereno e stimolante, che offra loro tutti gli strumenti necessari per apprendere la comunicazione verbale e imparare a parlare.
- Dai un nome a ogni oggetto
- Racconta brevi storie
- Usa un linguaggio semplice
- Parla lentamente
- Accompagna le parole con i gesti
- Usa i termini corretti
- Aumenta le occasioni di scambio comunicativo
Dai un nome a ogni oggetto
Ogni oggetto ha un suo nome ed è importante che il bambino, fin da piccolo, impari a chiamare ogni oggetto con il nome giusto.
Quando gli passiamo
qualcosa o il bambino ce la chiede, diciamo il nome corretto, scandendolo bene. Parlargli in modo chiaro e semplice gli permette di collegare un oggetto a un suono preciso.
Racconta brevi storie
Raccontare brevi storie, che siano favole o storie di vita vissuta, non solo favorisce il processo di apprendimento del linguaggio, ma fa sentire i bambini più sicuri.
Ad esempio, leggere una fiaba prima di andare a dormire, raccontare al bambino quello che è successo nella giornata appena trascorsa, oppure quello che succederà mentre si prepara per il bagnetto o per la nanna può essere utile per farlo rilassare, ma anche per rielaborare le esperienze vissute durante il giorno.
Usa un linguaggio semplice
È importante che il linguaggio che si u
sa con i bambini piccoli abbia una struttura semplice. Ciò non significa che si debbano usare necessariamente solo parole facili da pronunciare, ma, piuttosto, che si debba usare un linguaggio ricco di frasi brevi, con soggetto, predicato e complemento. Sono i messaggi più brevi e diretti, infatti, quelli che vengono compresi meglio.
Se un bambino riceve stimoli eccessivi e complessi, non riesce a focalizzare l’attenzione su ciò che deve realmente fare in quel momento.
Parla lentamente
Oltre a usare un linguaggio semplice, è importante anche parlare in modo lento e scandire bene le parole, assicurandosi di guardare negli occhi il bambino e che lui, o lei, ci stia guardando a sua volta.
Accompagna le parole con i gesti
Arricchire la comunicazione di gesti è un ottimo modo non solo per facilitare l’apprendimento del linguaggio, ma anche per aiutare il bambino a sviluppare la sua capacità di comunicare sia attraverso le parole, sia attraverso la gestualità.
Usa i termini corretti
Spesso, quando si parla con i bambini piccoli, si tende a cercare dei nomi più semplici per quegli oggetti, persone o esseri viventi che pensiamo possano avere un nome complicato. Come il cane, che viene chiamato “bau”, o la macchina, che viene chiamata “brum-brum”.
In realtà questa semplificazione eccess
iva non è di aiuto per lo sviluppo del linguaggio perché, crescendo, il bambino dovrà imparare a dare un nuovo nome a quegli oggetti, cose o animali, e si sentirà confuso.
Dare da subito il nome corretto alle cose è quindi il modo migliore per aiutare il proprio figlio a imparare a parlare. È importante, invece, curare la pronuncia, scandendola lentamente.
Aumenta le occasioni di scambio comunicativo
Anche quando il bambino è molto piccolo è importante comunicare con lui, o lei.
C’è sempre una buona occasione per comunicare, che si tratti del momento della poppata o del cambio del pannolino. E non serve fare grandi discorsi: bastano uno sguardo, un sorriso e poche parole per creare una connessione.
Gli errori da evitare
A volte presi dal desiderio di aiutare il bambino nel suo processo di apprendimento si commettono degli errori che, invece di renderlo più veloce o più facile, lo rallentano e lo rendono più difficile.
ERRORE: Uno degli errori che si compiono di frequente con un bambino che sta imparando a parlare è quello di correggerlo quando sbaglia.
In realtà, molto spesso, i bambini conoscono perfettamente la pronuncia di una determinata parola ma non riescono ad esprimerla in modo corretto. Correggerli, quindi, aumenta la loro frustrazione.
SOLUZIONE: Trova il modo di ripeterla nel modo giusto senza far notare l’errore; è il modo migliore per aiutarli a migliorare il proprio linguaggio.
ERRORE: A volte i genitori, presi dall’ansia che il proprio bambino non parli ancora o frustrati perché il processo di apprendimento del linguaggio si sta dimostrando più lento rispetto alle aspettative, tendono a forzarlo a parlare. Un atteggiamento, questo, che può rivelarsi controproducente e far sentire il bambino inadeguato.
SOLUZIONE: Invece di insistere perché il bambino parli, è più utile creare delle occasioni di ascolto che lo aiutino ad apprendere. Ad esempio, dedica più tempo alla lettura delle favole.
Ricorda: se un bambino ha difficoltà a parlare bene, non è detto che ci si debba immediatamente rivolgere a un logopedista. Confrontarsi con il pediatra e con le maestre dell’asilo può essere utile per chiarire i propri dubbi.